Il successo di un’attività commerciale in generale e/o di un negozio in particolare può anche dipendere dalle scelte che vengono fatte sul come illuminare una vetrina. Utilizzare dispositivi d’illuminazione non adeguati, oppure luci di scarsa qualità, o posizionate ed indirizzate in maniera errata ed inadeguata, può non dare risalto ai prodotti esposti nelle vetrine, o peggio ancora dare l’impressione ai passanti che l’attività sia chiusa.

Le valutazioni da fare prima di scegliere che tipo di corpi illuminanti utilizzare e come direzionarli sono tante e tutte molto importanti. Tutti gli aspetti, nessuna escluso, vanno analizzati nel dettaglio e e per ogni dubbio ci si può rivolgere ai nostri esperti che sono a disposizione per qualsiasi consulenza (gratuita).

Utilizzare i led per le vetrine

Di lampadine ne esistono di moltissimi tipi, ma quelle più scelte per l’illuminazione della vetrina di un negozio sono, ormai da anni, i LED. I motivi sono svariati:

  • Sono economiche: la tecnologia LED, inizialmente un pò spartana, è stata migliorata a tal punto da far crollare il costo di questi dispositivi in pochi anni e renderli, di molto, meno costosi dei dispositivi ad incandescenzaM
  • Ottimo rapporto costo-potenza: la costruzione dei LED permette di utilizzare molta meno energia elettrica proveniente dall’impianto, pur restituendo immediatamente la potenza desiderata. Si può stimare che un LED consumi circa 100 watt per illuminare uno spazio che, fino a pochi anni fa, ne richiedeva almeno 300;
  • Sono ecosostenibili: più facili da produrre e da smaltire al momento del loro esaurimento, le lampadine LED producono una quantità di rifiuti inferiore alle lampadine ad incandescenza;

Evitare ombre e riflessi

Al momento dell’installazione è fondamentale valutare dove collocare i singoli corpi illuminanti, per evitare i due maggiori effetti sgradevoli che possono verificarsi quando ci si appresta ad illuminare una vetrina:

  • i riflessi
  • le zone d’ombra

Per i riflessi, purtroppo possiamo fare bene poco, sono quasi inevitabili quando si parla di vetrine: sarà proprio il vetro, insieme alla luce solare che ci riflette contro, a creare punti d’ombra o zone eccessivamente abbaglianti.

Le zone d’ombra sono punti in cui la luce non riesce ad arrivare, e dunque dove non può valorizzare un prodotto: se l’oggetto viene posto in quel punto rischia di non venire notato nella vetrina dai clienti che ci passano davanti; quindi rendere inefficace l’illuminazione approntata.

Considerando che la posizione del sole non può essere modificata, vale la pena per lo meno allestire un impianto di illuminazione che compensi quelle aree. Questa regola è particolarmente importante se in vetrina sono esposti oggetti che ulteriormente catturano e riflettono la luce: specchi, prodotti in vetro, metallo o pietre.

Per evitare questi due effetti sono possibili diverse soluzioni:

  • Luci vetrina negozio orientabili: se gli eventuali faretti vengono montati su un supporto facile da orientare, sarà facile modificare leggermente il fascio luminoso per compensare le zone più scure o troppo abbaglianti;
  • Binari: potrebbe valere la pena montare i faretti non su supporti singoli, ma su sostegni ancorati ad un binario. In questo modo, sarebbe ancora più semplice spostarli, anche a seconda della composizione della vetrina, per dare più o meno risalto ad un prodotto o all’altro;
  • Strisce di LED di compensazione: se il problema è costituito da zone d’ombra verso il basso, perché i faretti sono tutti posizionati sul soffitto, una striscia di LED posta sul pavimento potrebbe compensare le aree più scure. In questa maniera, non si creerebbe il brutto effetto di una vetrina che sembra completata solamente per metà. Le strisce di LED sono di facilissima applicazione e di costo contenuto ed è quindi possibile montarle anche da soli al bisogno.

Resa cromatica dei LUMEN

Ogni lampadina o LED viene catalogata in base al numero di lumen che emette. La scala va da 0 a 100: più il valore è elevato, più la luce sarà simile a quella del sole (dunque fredda, tendente al bianco). Più la luce è bianca, più tende a mostrare le vere qualità dei colori e dei materiali.

La scelta delle lampade dovrebbe essere fatta anche in base alla resa cromatica desiderata. Uno studio medico dovrebbe approfittare il più possibile della luce naturale ed evitare fonti luminose troppo intense, che possono infastidire o intimorire i pazienti. Diverso è il caso di un negozio di abbigliamento: considerando che i clienti sceglieranno gli abiti da acquistare anche in base al loro colore, è necessario che le tonalità vengano fatte risaltare il più possibile e che risultino fedeli al vero colore che si vedrà all’esterno, una volta indossati.

Un altro passaggio molto importante che si deve fare, quando si sceglie l’illuminazione in un ambiente, è quello della selezione della temperatura della luce: luce calda – luce fredda (luce gialla – luce bianca). L’unità di misura della temperatura della luce sono i gradi Kelvin e servono ad identificarne il colore.

Dispositivi luminosi classici o a led che sviluppano una temperatura compresa tra i 2600 ed i 3500 gradi Kelvin, quindi bassa (luce calda), determinano una luce piuttosto calda, tendente al giallo;

Al contrario sorgenti luminose la cui temperatura di emissione della luce é superiore ai 4500 gradi Kelvin possono essere definiti dispositivi a luce fredda

Nella maggior parte dei casi i dispositivi d’illuminazione (strisce led, sotto pensili led, plafoniere, lampadari, ecc) che vengono utilizzati nelle nostre cucine producono una luce piuttosto bianca e quindi neutra intorno ai 4000 gradi Kelvin.

Luci aggiuntive

In ogni attività potrebbe però essere utile pensare ad un sistema supplementare, non funzionale ma finalizzato all’estetica, che sottolinei l’allestimento solo in particolari momenti dell’anno (come il periodo delle feste natalizie).

In questo caso, le luci estetiche dovrebbero essere calibrate per intensità e disposizione in base al sistema generale, in modo da integrarlo senza necessitare di enormi interventi. La massima versatilità ed elasticità è indubbiamente garantita dalla combinazione di luci orientabili e dimmerabili, che possono essere regolate facilmente al momento dell’allestimento della vetrina.

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